Scopriamo le conseguenze delle diverse punture d’insetto e quando preoccuparsi

Il pericolo principale e più frequente delle punture d’insetto è la comparsa di una reazione allergica. Ma, in alcuni casi, potrebbero esserci conseguenze ben più dannose. Per questo motivo è importante saper riconoscere il tipo d’insetto con il quale si è venuto a contatto, per intervenire in modo tempestivo ed appropriato. Nel periodo estivo, oltre alle zanzare, possiamo incontrare anche zecche e cimici del letto. Vediamo le differenze.

Punture di insetto: le fastidiose zanzare

Le zanzare sono insetti fastidiosi ma non pericolosi, considerando le specie che si trovano nel nostro territorio. Infatti, solitamente si limitano a causare reazioni cutanee dolorose e intenso prurito. In altri luoghi del mondo, invece, hanno la capacità di trasmettere malattie con conseguenze più gravi, come la malaria.

Dopo la puntura, la zanzara inietta nel sangue del malcapitato sostanze che causano dolore e gonfiore. In caso di pelle sensibile, come quella dei bambini, può capitare che si formi un pomfo, ovvero un rigonfiamento cutaneo in rilievo, pruriginoso. Tende a risolversi in qualche giorno, ma talvolta può lasciare un nodulo rosso e pruriginoso che regredisce lentamente. Importante non grattarsi per evitare l’instaurarsi di sovra-infezioni che porterebbero alla comparsa di pus (impetigine).

Le zecche, pericolose e silenziose

Le zecche non sono classificate tra gli insetti ma possono mordere al pari delle zanzare. Nel momento in cui morde, la zecca inietta saliva in cui sono contenute sostanze anestetiche; pertanto, non si avverte alcun fastidio e resta ancorata alla pelle. Solitamente colpisce punti in cui è difficile vederla, una volta che ci si accorge di averla attaccata alla propria pelle bisogna cercare di rimuoverla completamente, con accuratezza, usando una pinzetta per evitare di rimuoverla solo parzialmente.

La puntura di zecca non è pericolosa ma alcuni tipi potrebbero trasmettere un’infezione. In Italia, soprattutto nelle regioni del nord, il rischio principale è la trasmissione della Borreliosi di Lyme. Inizialmente provoca eruzioni cutanee ma con il passare dei giorni e delle settimane, i sintomi potrebbero intensificarsi fino a colpire organi vitali.

Le cimici del letto, attenzione al materasso

Le cimici del letto, piccoli insetti che si nutrono di sangue, mordono a ripetizione provocando piccoli pomfi ravvicinati e intenso prurito. Si distinguono da una puntura di zanzara perché qui abbiamo una serie di segni, disposti linearmente, che si manifestano nelle zone rimaste scoperte quando si dorme: polsi, braccia, collo e viso.

I fastidi si risolvono in pochi giorni, massimo una settimana senza lasciare conseguenze. L’importante è riconoscere che si tratta di punture da cimici del letto, in modo da poterle sterminare ed evitare altri contatti.

Punture di insetto: Quando andare dal dermatologo?

Una visita dermatologica è consigliabile quando alla puntura segue una reazione allergica. È necessario rivolgersi allo specialista anche quando si sospetta un’infezione, come conseguenza del prurito e dell’irrefrenabile voglia di grattarsi, ma anche quando batteri o virus sono inoculati durante il morso.

Durante la visita il medico prescriverà la cura più appropriata e suggerirà di effettuare degli approfondimenti diagnostici, se necessario.

Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

Fonte: Humanitas Salute

Credits immagine: Freeepik

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Il pericolo principale e più frequente delle punture d’insetto è la comparsa di una reazione allergica. Ma, in alcuni casi, potrebbero esserci conseguenze ben più dannose. Per questo motivo è importante saper riconoscere il tipo d’insetto con il quale si è venuto a contatto, per intervenire in modo tempestivo ed appropriato. Nel periodo estivo, oltre alle zanzare, possiamo incontrare anche zecche e cimici del letto.

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Ultimo aggiornamento: 6 agosto 2022

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