Fashion week news
Insomma ragazze che ci piaccia o meno gli anni ’80 gira e rigira tornano sempre.
Chissà forse perché è stato l’ultimo periodo in cui la moda, la musica, l’arte, la fotografia hanno ancora avuto realmente qualcosa da dire, o forse solo perché gli stilisti ogni tanto amano ripescare dal passato, resta il fatto che gli anni ’80 nello stile e nei colori saranno nuovamente ispirazione per la prossima stagione.
Io personalmente non li amo, non ne amo lo stile esagerato, non amo i colori improbabili ma soprattutto non amo le concessioni allo stile “sport” che stanno male persino alle top model e che prepotentemente tornano a far capolino sulle più note passerelle.
Tra i colori che si vedranno nelle vetrine prossimamente la parte del leone la farà il rosso, accanto a colori più vivaci (anche troppo forse), poco pochissimo nero e tonalità scure ma vivacità e allegria nell’abbigliamento di ogni giorno.
E come negli anni ’80 il kaki e denim saranno ben rappresentati in ogni vetrina.
Spalle ampie, cinture e sagomature a sottolineare con decisione il punto vita, pantaloni a vita alta e su molte passerelle il ritorno del cappello a tesa larga (attenzione perché abbassa molto e taglia pesantemente la figura).
I ciclisti (terribili anche se indossati da Claudia Schiffer) sono ancora presenti su moltissime passerelle e in diverse proposte (io sinceramente non so come si possa tentare di spacciarli come abbigliamento elegante ma ci sono proposte anche in questo senso).
Come indossarli? Francamente ho parecchie difficoltà a dare consigli, dopo le scuole medie van bene solo per andare in bicicletta se siete atlete professioniste altrimenti anche per la scampagnata domenicale suggerirei altro.
Tagliano la gamba e se non avete ginocchia perfette e gambe della magrezza giusta evitateli come la peste! L’effetto salsicciotto o stecchino del ghiacciolo è dietro l’angolo.
No anche al tulle che è apparso in parecchie mise, riservatelo al carnevale o ad halloween, ma al di fuori della festa mascherata è terribile anche sulle adolescenti.
Altro residuato anni ’80 è il bustier, anche lui bandito senz’appello a meno che non siate liceali e piatte come un’asse da stiro (a volte mi chiedo davvero gli stilisti a chi si rivolgano con le loro proposte decisamente poco pratiche).
Molto carine invece le stampe “foulard” su camicie e pantaloni e le maglie oversize perfette a qualunque età per mascherare qualche rotolino di troppo o quei momenti in cui siamo un po’ gonfie a causa di ritenzione idrica ( nel periodo del ciclo sono una mano santa).
In conclusione… impariamo a tenere nell’armadio quei capi speciali che sicuramente ci sono costati uno stipendio (o forse più) acquistati perché proprio non ne potevamo fare a meno, tutto torna e soprattutto VINTAGE ha sicuramente una marcia in più!
A bientot
Silvia Ramilli per Redazione VediamociChiara
© riproduzione riservata
A pinch of ginger spice
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Tempo di lettura: 2′
Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2020
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