Leggere l’estratto conto

Last Updated: 11 Febbraio 2020By

Come trasformare la lettura da una noiosa incombenza in un’opportunità per risparmiare soldi

Che fine faremo fare al contenuto della busta contenente l’estratto conto? Gli daremo uno sguardo fugace e archivieremo la pratica, lasciandolo lì dove finisce tutta la posta che non consideriamo urgente e che ci infastidisce anche un po’?

Sto parlando di quell’insieme di fogli pieni di numeri e voci  più o meno incomprensibili, che ci mette così a disagio. L’estratto conto. Perché di difficile lettura e perché ci costringe a fare i conti con la scarsa voglia di prenderci cura della gestione delle nostre risorse.

Questa volta facciamo una scelta diversa

Decidiamo di  guardarlo, leggerlo e magari analizzarlo  Cominciamo da lì il nostro percorso di consapevolezza economica. Decidendo di agire compiremo il primo atto tutt’altro che simbolico di responsabilità finanziaria nei confronti di noi stesse, mettendo ordine nei nostri conti. Inoltre con poco  impegno scopriremo che  è possibile fare chiarezza e risparmiare, il che fa sicuramente bene alle nostre tasche.

La prima cosa che ci viene spontanea fare è andare a vedere il saldo: quanto ho speso, quanti soldi ho? Immediatamente dopo dovremmo verificare altro, ed ecco che qui ci perdiamo, verificare  cosa.

Cerchiamo di capire cosa è un estratto conto e perché è utile analizzarlo

L’estratto conto è un documento riepilogativo ufficiale, ma è anche un validissimo strumento che  ci consente di tenere sotto controllo le entrate e le uscite, analizzare le spese e valutare la  nostra capacità di risparmio.Un promemoria attraverso il quale capire come ho speso i miei soldi.

L ‘estratto conto di fine anno in più contiene anche le spese totali sostenute durante tutto l’anno solare, per la tenuta del conto corrente e per i servizi di gestione. A questo è allegato  un altro documento il “Documento di Sintesi” che riporta tutte le condizioni economiche effettivamente applicate al nostro conto corrente e  l’Indicatore Sintetico di Costo”( ISC), che è finalizzato ad indicare il costo complessivo del conto e che permette di confrontare stesse tipologie di conti presso istituti differenti.  L’ISC può essere di aiuto per capire se  il nostro conto, per l’utilizzo che ne facciamo, costa troppo rispetto ad altri conti con le medesime caratteristiche.

A questo punto non smettete di leggere vi prego, mi sto annoiando anche io ; ) cerchiamo di decodificare quale utilità possiamo trarne in termini pratici .

Prelievo bancomat. Quanto mi costa?

Nel leggere l’estratto conto andiamo ad analizzare le principali voci di spesa. Ad esempio quella legata ai prelievi bancomat. Quanto li paghiamo? Il nostro conto prevede prelievi gratuiti presso la nostra banca, ma con un costo presso altri istituti?

Mediante questa  analisi  potremmo scoprire che abbiamo prelevato più frequentemente presso banche che non siano la nostra. E questo ha un costo alla fine dell’anno. Cosa possiamo fare allora? Decidere di negoziare con la nostra banca ed avere prelievi gratuiti presso tutte le banche. Oppure decidere di modificare i nostri comportamenti facendo attenzione a dove andiamo a prelevare. Stessa cosa per i costi delle operazioni di bonifico, il canone annuo, etc.

Trattare con la banca? Si può e si deve fare!

Si fa per ottenere condizioni migliori. E’ un dovere, oltre che un diritto. Se lo abbiamo già fatto e siamo soddisfatte ottimo così. Se non lo abbiamo ancora fatto è bene farlo. Senza paura. E se invece la banca non ci ha convinto, ricordiamoci che cambiare banca oggi non costa nulla, la chiusura del conto è gratuita per legge.

Ecco che un’operazione cosi noiosa come la lettura dell’estratto conto può diventare stimolante quando scopriamo che alla fine dell’anno si può tradurre in un risparmio di qualche centinaio di euro. Semplicemente ottimizzando.

Monica Bitelli

Informazioni di contatto : monicbit @ gmail.com

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>>> Leggi gli altri articoli della rubrica “Donne e finanza – Pillole di consapevolezza” <<<

Take Home Message
Analizzare l’estratto conto è il punto di partenza per una corretta gestione della propria attività economica. Fare chiarezza e risparmiare è possibile. Ecco qualche utile suggerimento.

Tempo di lettura 1’

Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2020

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