Come faccio a prendermi cura della mia pelle?
Quando la nostra pelle soffre, ci manda messaggi. Siamo capaci di coglierli? Di interpretarli correttamente? E poi di prendercene cura? Oggi la diagnostica è sempre più precisa e accurata, non resta quindi che approfittarne
Qui di seguito riportiamo i consigli della dottoressa Rosa Strangi (dermatologa e venerologa in Humanitas Medical Care Busto Arsizio, Lainate e Arese e presso Humanitas Mater Domini di Castellanza, provincia di Varese). Forse alcuni li conoscete già. Ma come si dice in questi casi, repetita iuvant:
- Non esporsi al sole dalle 11 alle 15, soprattutto nel periodo estivo
- Proteggersi con creme solari con fattore 30 o 50 (meglio 50) indipendentemente dal tipo di pelle (e anche se siete in città!)
- Ripararsi con i vestiti, gli occhiali da sole e il cappello (N.B. la mascherina non svolge il ruolo di protettore solare!)
- Fare una visita dermatologica
Prendersi cura della pelle – Nel caso di nei, cosa fare?
La pelle va monitorata con più attenzione. A tal proposito può essere di aiuto la regola ABCDE (come a dire l’ABC della prevenzione!):
- A = Asimmetria
- B = Bordi irregolari
- C = Colore (colore disomogeneo, presenza di più colori all’interno dello stesso neo, la modifica del colore verso una colorazione più scura, etc.)
- D = Dimensioni (vengono considerati più a rischio i nei che superano i 6 millimetri e se si verifica un aumento delle dimensioni in breve tempo, ossia se il neo aumenta di circa 3-4 millimetri nell’arco di due mesi)
- E = Evoluzione della lesione (per esempio, da piatta diventa rilevata
- E = Anche per Età (sotto i 15 anni i tumori cutanei sono rarissimi)
Prendersi cura della pelle – La diagnosi grazie alla dermatoscopia e alla dermatoscopia
Come fare per avere una diagnosi attendibili e precisa? La tecnologia, anche in questo caso, ci aiuta. La diagnosi dermatologica può avvenire attraverso due tecniche:
- La dermatoscopia (o epiluminescenza)
Una tecnica non invasiva, molto importante per la diagnosi precoce dei tumori cutanei. Permette di valutare la disposizione del pigmento all’interno dell’epidermide e del derma. Per effettuarla serve un dermatoscopio, ossia una lente che ingrandisce fino a cento volte la lesione cutanea. Questa viene illuminata da una luce polarizzata, che permette l’osservazione delle caratteristiche morfologiche e strutturali
La dermatoscopia permette di identificare i nei a rischio, in modo che possano essere asportati prima che si trasformino in melanomi - La videodermatoscopia
In pratica l’evoluzione della dermatoscopia. Permette di trasferire, grazie al sistema wireless, i fotogrammi e le immagini digitali ad altissima risoluzione, acquisiti con il videodermatoscopio. Tutto quello che viene fotografato, viene poi archiviato in modo tale che ad ogni controllo, si possano confrontare le nuove immagini con quelle di riferimento
Fonte notizia: Humanitas Salute
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message – Prendersi cura della pelle
Quando la nostra pelle soffre, ci manda messaggi. Siamo capaci di coglierli? Di interpretarli correttamente? E poi di prendercene cura?
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Ultimo aggiornamento: 8 luglio 2020
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accidnti, mi avete fatto ricordare che devo portare mio figlio dal dermatologo………