Centri antiviolenza visti dall’ISTAT
Oltre 40mila le donne accolte nei centri antiviolenza nel 2017. Il rapporto ISTAT ci fornisce una fotografia aggiornata su come sono organizzati e come funzionano i Centri Antiviolenza contro le Donne. Tra punte di eccellenza e spazi di miglioramento.
“La capacità di supportare le donne dipende molto dal radicamento sul territorio dei Centri antiviolenza: maggiore sono gli anni di apertura, maggiore è il numero di donne che vi si recano”.
Assistenza h24 (o quasi) su tutto il territorio
- I Centri antiviolenza sono aperti in media 5,1 giorni a settimana per circa 7 ore al giorno.
- L’89,7% dei Centri è aperto 5 o più giorni a settimana.
- La quasi totalità delle strutture ha attivato diverse modalità per essere reperibile in modo continuativo, dal numero verde alla segreteria telefonica al numero di un telefono cellulare.
- Solo il 2% dei Centri non ha adottato soluzioni di continuità h24, ma comunque garantisce un’accoglienza media di 4,3 giorni a settimana e aderisce al numero telefonico contro la violenza 15224 .
- Il 95,3% dei Centri è infatti presente nella lista dei servizi a cui le donne che telefonano al 1522 vengono indirizzate.
Il 1522 – Il numero di pubblica utilità
Un numero che è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio, al fine di garantire la medesima accoglienza e accessibilità alle donne su tutto il territorio. Nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009, modificata nel 2013 in tema di atti persecutori, lo stesso DPO ha iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.
I servizi offerti dai Centri Antiviolenza
I servizi sono tanti. Nel dettaglio:
- Accoglienza
- Supporto psicologico
- Supporto legale
- Accompagnamento nel percorso verso l’autonomia abitativa e lavorativa
- Sostegno alla genitorialità
- Supporto ai figli minori
- Mediazione linguistica
La grande forza del volontariato fatto soprattutto di donne
I Centri antiviolenza svolgono la loro attività soprattutto su base volontaria. Tra le 4.403 donne che operano nei Centri, 1.933 sono retribuite e 2.470 impegnate esclusivamente in forma volontaria.
E più della metà del personale dei Centri è volontario femminile: avvocate, psicologhe, operatrici di accoglienza, assistente sociale, educatrice/pedagogista, mediatrici culturali, etc.
Attività nelle scuole di formazione e informazione
Oltre ad affiancare le vittime nel percorso di uscita dalla violenza, i Centri antiviolenza svolgono talvolta ulteriori attività sul territorio di loro competenza: la formazione, l’informazione, attività culturali, educazione per prevenire la violenza di genere.
Fonte notizia Quotidiano Sanità
Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata
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Take Home Message
Oltre 40mila le donne accolte nei centri antiviolenza nel 2017. Il rapporto ISTAT ci fornisce una fotografia aggiornata (2017) su come sono organizzati e come funzionano i Centri Antiviolenza contro le Donne, su tutto il territorio nazionale. Tra punte di eccellenza e spazi di miglioramento.
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Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2019
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