Gli esami salvavita
La medicina fa passi da gigante, e noi possiamo dirci fortunati a vivere in un’epoca come questa, dove oltre agli investimenti per Marte, si continua ad insistere nella diagnostica, utile per prevenire malattie e migliorare la salute degli umani
E allora facciamo un piccolo aggiornamento su quelle che sono le ultime novità in fatto di diagnostica ed esami specifici per scongiurare le malattie più frequenti.
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Gli esami salvavita – Il Calcium score predice il rischio di infarto
È un test che predice il rischio di infarto nell’arco di 5 anni. Un esame prescritto dal cardiologo anche quando non ci sono segnali di rischio (come ipertensione e colesterolo alto). Viene prescritto ad esempio nel caso in cui ci sia familiarità con la malattia. Si tratta di una TAC “multistrato”, dura pochi minuti e non è invasivo.
Se l’esito sarà negativo questo vuol dire che la probabilità di eventi coronarici nell’arco dell’anno è pari a 0,1 e 0,11.
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Gli esami salvavita – Rischio Alzheimer? Ora c’è il PET cerebrale!
PET è un acronimo che sta per Tomografia a Emissione di Positroni. Ad oggi è questo il test capace di diagnosticare in modo precoce il rischio di questa malattia. Non si prescrive a tutti, lo specialista lo fa in caso di familiarità con la malattia (ad esempio i genitori l’hanno avuta) oppure in caso di segnali evidenti del paziente che riconducono al rischio di averla. Un test di grandi aiuto per la diagnosi precoce, visto che la malattia, il processo degenerativo del cervello di fatto inizia molto tempo prima rispetto al suo manifestarsi. Questo test individua quella proteina (beta-amiloide) responsabile della distruzione delle cellule nervose e dei loro collegamenti.
A questo si aggiunge anche l’analisi del liquido cerebrale, con una puntura lombare che preleva del liquido cerebro-spinale, che invece serve per misurarne i livelli.
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Gli esami salvavita – ABUS, il test per il tumore al seno
Un test che sarà conosciuto con un altro acronimo: ABUS, che sta per Automated Breast UltraSound. Consigliato nel caso di un seno molto denso, che non permette una facile individuazione di un eventuale tumore, soprattutto se nella sua fase iniziale. Infatti in caso di dimensioni ridotte della forma tumorale, la mammografia non riuscirebbe ad intercettarlo.
Con ABUS invece l’affidabilità è elevata e la ricostruzione, grazie alle onde sonore, è quella di un’immagine in 3D. Da fare associandolo sempre alla mammografia.
Tutti questi esami si eseguono nei centri specifici specializzati. Per maggiori informazioni si consigli di chiedere al proprio medico di fiducia.
Redazione VediamociChiara
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Take Home Message
Gli esami salvavita – Oggi la medicina ha fatto passi da gigante anche nella diagnostica. Ogni anno ci sono nuovi test che ci permettono di prevenire il rischio di malattie, in modo tale da poter intervenire prima con le cure specifiche: infarto, tumore al seno, Alzheimer. Un aggiornamento sui nuovi test per arrivare prima alla diagnosi.
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Ultimo aggiornamento: 2 marzo 2020
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