Nasce il primo registro di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI)

Nasce il primo registro di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI)

Last Updated: 9 Maggio 2020By

Nasce il primo registro di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI)

Non si può gestire quello che non si può misurare. Per questo grazie a questo primo Registro sarà possibile definire l’incidenza delle MICI, migliorare la conoscenza della storia naturale delle malattie, dei tempi di latenza tra esordio della sintomatologia e diagnosi, monitorare gli approcci terapeutici, gli esiti e gli impatti socio/economici

Finalmente un Registro per curare meglio i circa 250mila pazienti in Italia

Il nuovo Registro Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), raccoglierà dati reali, incrociati e utilissimi, relativi a chi soffre di queste patologie. Patologie per le quali non esistono trattamenti capaci di indurre la guarigione e che accompagnano poi il paziente per il resto della sua vita. Essendo malattie a bassa mortalità, interessano una lunga parte della vita produttiva di queste persone.

Attraverso il Registro sarà possibile:

  • Definire l’incidenza delle Mici sul territorio nazionale
  • Migliorare la conoscenza della storia naturale delle malattie, dei tempi di latenza tra esordio della sintomatologia e diagnosi
  • Monitorare ed aggiornare il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale), gli approcci terapeutici, gli esiti e gli impatti socio/economici
  • Identificare strategie terapeutiche e relative analisi di costi-efficacia.

L’analisi dei dati raccolti potrà permettere non solo di determinare la prevalenza di malattia di Crohn e colite ulcerosa nella nostra nazione, ma anche di valutare i loro fattori prognostici, gli esiti delle scelte terapeutiche e di rilevare elementi utili per la programmazione e pianificazione di servizi sanitari adeguati.

“Una innovazione importante!”

“L’avvio di questo registro di cui stiamo costruendo la piattaforma con il supporto di Amici ONLUS e della Società Scientifica IG-IBD, rappresenta un’innovazione importante per il futuro delle strategie di contrasto a questa patologia”

Così afferma Monica Boirivant, ricercatore del Centro nazionale ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell’ISSIstituto Superiore di Sanità, e continua:

“Grazie a questo strumento sarà possibile avere un quadro della patologia, della sua incidenza e della sua distribuzione sulla base di dati scientifici accertati e non semplici stime o proiezioni, con l’obiettivo di poterli utilizzare nei processi decisionali”.

Fonte notizia – Quotidiano Sanità

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Redazione VediamociChiara
©️ riproduzione riservata

 

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Non si può gestire quello che non si può misurare. Per questo grazie a questo primo Registro sarà possibile definire l’incidenza delle MICI, migliorare la conoscenza della storia naturale delle malattie, dei tempi di latenza tra esordio della sintomatologia e diagnosi, monitorare gli approcci terapeutici, gli esiti e gli impatti socio/economici

Tempo di lettura: 1′

Ultimo aggiornamento: 8 luglio 2019

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